Città della repubblica del Montenegro, affacciata sulla costa adriatica, Cattaro è situata al fondo dell'ansa più interna delle Bocche omonime e ai piedi del Monte Lovcén (1.749 m). L'antica città marittima di Cattaro, circondata da un'imponente cinta muraria, è ancora ben conservata ed è inclusa nella lista dei Patrimoni dell'Umanità dall'UNESCO. Dominio della Repubblica di Venezia dal 1420 al 1797 e poi dell'Austria, nel 1918 Cattaro fu incorporata alla Jugoslavia. Durante la Seconda Guerra Mondiale fu occupata dalle truppe italiane il 17 aprile 1941. Successivamente, il 18 maggio 1941, fu istituita la provincia di Cattaro che comprendeva il territorio delle Bocche con il suo retroterra (600 km²) e l'isolotto albanense di Saseno (già parte della provincia di Zara). La provincia di Cattaro fu annessa al Regno d'Italia e inserita nel quadro del governatorato generale di Dalmazia. Dopo l'Armistizio dell'8 settembre 1943, Cattaro fu occupata dai tedeschi che, non avendo speciali ragioni di risentimento, si mostrarono tolleranti e lasciarono sussistere la prefettura in forma di una specie di repubblica serba, voluta e sostenuta dalla maggioranza della popolazione di religione ortodossa. Alla fine della guerra Cattaro fu riunita alla Jugoslavia di Tito, quale parte della Repubblica socialista del Montenegro, e divenne un importante sbocco sull'Adriatico.