Comune emiliano della provincia di Parma, Berceto è il paese della montagna parmense più vicino al mare cui è collegato dall'Autostrada Parma-La Spezia. Da sempre importante centro di comunicazioni in quanto posto sulla via Francigena, il paese è situato alla destra dell'alta valle del Manubiola, in prossimità della dorsale che separa la valle del Taro da quella del Baganza. Per la sua posizione strategica, sulla Strada Statale della Cisa e in prossimità del Passo omonimo, Berceto divenne avamposto di controllo tedesco alle spalle della Linea Gotica, in quanto di vitale importanza per i collegamenti tra il retroterra parmense e la zona del fronte. Il nemico cercò di mantenere costantemente il controllo sul paese anche se la guerriglia partigiana disturbò sempre, e spesso efficacemente, le colonne in transito. L'occupazione tedesca gravò pesantemente sulla popolazione: i nazisti requisirono alberghi, ville, case e fattorie per alloggiarvi le truppe, attrezzare stazioni radio o rinchiudere prigionieri. Gli uffici del comando del Landesschutz Batalion 1014, ad esempio, furono organizzati all'interno di Villa Agnetti e nell'albergo Poggio, ubicati sulla Statale della Cisa, mentre i partigiani e i civili che li aiutavano venivano incarcerati nelle cantine e nei seminterrati della caserma dei carabinieri, allora di fronte al Duomo. Molte furono le vittime civili e la maggior parte di queste trovò la morte durante il rastrellamento del luglio 1944: il 2 luglio le truppe nazifasciste entrarono in paese incendiandolo e razziando ogni casa. Dal giugno dello stesso anno, inoltre, ebbero inizio i bombardamenti alleati che proseguirono fino alla fine della guerra. I bercetesi, tuttavia, continuarono a sostenere i partigiani locali garantendo loro cibo e protezione. La memoria di quegli anni è oggi perpetuata da tre lapidi poste sulla facciata del Municipio e da altrettante ubicate nella piazza dedicata al bercetese Giuseppe Molinari "Birra", comandante della 3^ Brigata Beretta.
Bibliografia e approfondimenti: