Capitale dell'Etiopia e dello Stato federato di Oromia, Addis Abeba è situata al centro del paese su alcune alture, in un'ampia e ben irrigata conca dell'Acrocoro Etiopico, chiusa a nord dai monti di Entotto e digradante a sud nella valle del fiume Auasc. Nodo di comunicazioni ferroviarie e stradali, Addis Abeba è oggi lo snodo aeroportuale più importante dell'Africa orientale e sede di numerose istituzioni culturali. Il 5 maggio 1936 la città venne occupata dalle truppe italiane nell'ambito della guerra d'Etiopia e divenne la capitale dell'Africa Orientale Italiana. Migliaia di coloni italiani si trasferirono in Etiopia tanto che nel 1941 erano ben 40.000 gli italiani che vivevano ad Addis Abeba. Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale si interruppe l'attuazione del Piano Regolatore di Addis Abeba, predisposto nel 1938 allo scopo di migliorare la città e costruire nuovi quartieri. I criteri che furono alla base del progetto si ispiravano al principio di creare per la colonia dell'Africa Orientale Italiana una nuova capitale che coniugasse la funzionalità e la monumentalità. Nel 1941 Addis Abeba fu occupata dall'esercito britannico e lo stesso anno segnò il ritorno dell'imperatore Hailé Selassié, che intraprese i lavori per rilanciare la città nel ruolo di capitale dell'Etiopia.