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Olga Neerman, ebrea di Venezia, ricorda i giorni successivi all’8 settembre 1943 e il momento della fuga da casa insieme ai genitori e al fratello Ferruccio, dopo essere stati avvertiti da uno sconosciuto del fatto che i loro nomi erano inseriti in una lista.
Scrive Olga nella sua autobiografia, Ebrei per caso (Stamperia Cetid, Mestre-Venezia 2012): “Mamma si permise di esprimere sottovoce la sua opinione: – Io credo che vogliano mandarci in spiaggia a scavar buche -. Era la pena peggiore che la sua mente potesse concepire per la gente che si era sempre comportata bene.”
La datazione del video fa riferimento ai fatti raccontati
L’intervista alla sig.ra Olga Neerman è stata registrata a Mestre (VE) il 23 ottobre 2013