Nunzia Cavarischia, staffetta partigiana maceratese, ricorda la sua infanzia a Roma e descrive i suoi genitori Giovanni e Elena Tiburzi.
Racconta Nunzia: “I miei genitori erano entrambi marchigiani. La mia mamma si chiamava Elena Tiburzi ed era di Acquacanina, il mio babbo Giovanni Cavarischia ed era di Caldarola. Si sono conosciuti a Roma perché da giovani arrivarono entrambi in quella città. (…) Si sono incontrati nel 1927, si sono sposati e poi sono nata io.
Il mio babbo era magro e di corporatura esile, moro e riccio di capelli, con occhi scuri. Non era mai andato a scuola ed era cresciuto in montagna. A diciassette anni, durante la Prima Guerra Mondiale, fu spedito al fronte e fatto prigioniero dagli austriaci. Era analfabeta ad ha imparato a leggere e a scrivere con me. Quando ho cominciato a frequentare la prima elementare andavo a casa e facevo i compiti; allora si disegnavano ancora le aste e lui ripeteva tutto quello che facevo io e poi, quando disponeva di qualche soldo, comprava sempre dei libri.
Io idolatravo mio padre, era un idealista, un sognatore, non ho mai ricevuto da lui uno schiaffo, non mi ha mai toccata con un dito; era fatto così, si immaginava un mondo più buono e più giusto. (…)
La mia mamma era anche lei piccolina, ma un po’ più cicciottella. Era molto più concreta e pratica di mio padre, ed anche a lei piaceva molto leggere. Stanca di lavorare sotto padrone, si iscrisse ad un corso di taglio e cucito e divenne una bravissima sarta. Dopo tanti anni ho dovuto riconoscere che il vero punto fermo della mia famiglia è stata proprio mia madre: ci ha sempre mantenuto quando mio padre non aveva un’occupazione fissa. Lavorava anche di notte per finire in tempo i vestiti, e nonostante questo lo ha sempre sostenuto nelle sue idee e non gli ha mai rimproverato di essere un antifascista”. (tratto da Ricordi di una staffetta, di Nunzia Cavarischia, Capodarco Fermano Edizioni 2011)
La datazione del video fa riferimento alla data di nascita di Nunzia Cavarischia
L’intervista alla sig.ra Nunzia Cavarischia è stata registrata presso la sua abitazione in provincia di Alessandria il 7 marzo 2016