Lidia Menapace ricorda le motivazioni e l’episodio che determinarono il suo ingresso nella Resistenza novarese.
Alla domanda posta da due giovani: “Voi da che parte state?”, Lidia e la sorella Isa non ebbero dubbi sulla risposta da dare: “Noi NON stiamo dalla parte dei nazifascisti che hanno portato via il nostro papà!”. È così che Lidia ebbe il primo incontro con il movimento partigiano, sulla strada da Suno a Novara che ogni giorno percorreva con la sorella per andare a scuola.
Grazie poi all’aiuto di don Girolamo Giacomini, suo professore di religione al liceo, Lidia entrò in contatto con il Comitato di Liberazione Nazionale e ne divenne staffetta con il compito di fare da collegamento con i gruppi partigiani delle tre valli della provincia di Novara: la Valsesia (dove c’erano le Brigate Garibaldi del Comandante “Cino Moscatelli”), la Val d’Ossola (dove si costituì l’omonima Repubblica Partigiana) e la zona del Lago Maggiore (con prevalenza di Brigate Giustizia e Libertà).
La datazione del video fa riferimento agli anni della Resistenza in Italia
L’intervista a Lidia Menapace è stata registrata nella sua casa di Bolzano il 28 luglio 2015