Fotografia del 30 aprile 1941 di un gruppo di soldati del 2° Reggimento Artiglieria “Celere” nella zona denominata Quota 207, al confine tra Libia ed Egitto.
Scrive Raffaello Cei, caporale del reggimento, nella sua autobiografia Diciassette (2008): “Lungo la frontiera egiziana c’erano almeno tre capisaldi: quota 207, Sidi Omar e il più lontano Giarabub.
Per un po’ di tempo ci trasferimmo a quota 207 insieme a una compagnia di Tedeschi, poi rientrammo nella Ridotta Capuzzo. Tobruk era ancora accerchiata.
I primi giorni del giugno 1941 le nostre batterie e quelle tedesche piazzate a lisca di pesce costituivano la parte più avanzata del fronte mentre colonne di ambedue gli eserciti si avventuravano oltre le linee, a volte scontrandosi. Il fatto che gli Inglesi inviassero questi mezzi di ricognizione faceva pensare che qualcosa stessero progettando.”
Il 2° Reggimento Artiglieria “Celere – Principe Emanuele Filiberto Testa di Ferro” giunse a Tripoli il 14 gennaio 1941 con due gruppi motorizzati e prese parte alla campagna italiana in Africa Settentrionale.
Dopo un anno di combattimenti e 59 giorni di assedio, fu sopraffatto dalle truppe inglesi, sciogliendosi di fatto il 17 gennaio 1942, in seguito agli avvenimenti di guerra.
I soldati italiani furono catturati dall’VIII Armata britannica e smistati nei campi di prigionia dislocati in Africa (Kenya, Sudafrica, …).