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Giuliana Camosci racconta dello sfollamento dalla propria abitazione causa dei tedeschi e che venivano spinti fuori di casa con i fucili facendo anche fatica a portare via le loro cose.
Ricorda che il nonno avendo vissuto la Prima guerra mondiale era più pratico in alcune situazioni e gli ha fatto nascondere molta roba in una cassa che ha poi sotterrato nel portico così che a fine della guerra avrebbero potuto ritrovare ancora qualcosa, ha poi deciso di tenere nella stalla solo due mucche, che ha utilizzato per trainare il carretto al momento dello sfollamento, e le altre le ha nascoste legandole in mezzo al bosco.
L’intervista alla sig.ra Giuliana Camosci è stata registrata a Pianoro (BO) il 4 maggio 2016