Adelmo Franceschini, originario di Anzola dell’Emilia, in provincia di Bologna, racconta il momento in cui, dopo l’Armistizio dell’8 settembre 1943, fu catturato dai tedeschi e trasferito nel campo di raccolta di Modena.
In quei momenti di incertezza sul futuro, i giovani soldati italiani furono posti di fronte alla scelta di aderire alla Repubblica Sociale Italiana e continuare a combattere al fianco dei nazisti o essere deportati in Germania nei campi di concentramento.
Nell’intervista, Adelmo spiega le ragioni che lo portarono a scegliere di non entrare nella Guardia Nazionale Repubblicana: non solo il desiderio della fine della guerra, ma soprattutto il rifiuto di sostenere il sistema sociale ed economico del Regime fascista nel quale una famiglia di contadini o mezzadri, come la sua, era ridotta quasi allo stato di schiavitù.
La datazione del video fa riferimento al periodo dei fatti raccontati
L’intervista al sig. Adelmo Franceschini è stata registrata presso la Biblioteca Comunale Edmondo De Amicis del Comune di Anzola dell’Emilia (BO) l’8 agosto 2012