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Antico borgo appenninico sito a 1.100 metri d'altezza nel comune genovese di Lorsica, Barbagelata si trova in posizione strategica all'incrocio tra la Val Fontanabuona e la Val Trebbia, e domina un esteso panorama verso l'Antola, l'Alona, il Caucaso e il mare.
Per la sua posizione geografica, Barbagelata rivestì un ruolo rilevante nella Resistenza ligure e, dall'altro lato, fu più volte investito dalle forze nazifasciste nel tentativo di eliminare i "ribelli" presenti nella zona, scardinare il rapporto tra la popolazione e i partigiani e punire gli abitanti del borgo per aver dato sostegno alle formazioni partigiane.
Nell'estate del 1944, precisamente il 12 agosto, dopo un'intera giornata di aspri scontri nelle vallate e sull'alto dei monti, i nazifascisti (reparti tedeschi-pseudo alpini della Divisione "Monterosa" e Brigate Nere del chiavarese) riuscirono a raggiungere il villaggio, che venne depredato e messo a ferro e fuoco: le case vennero razziate e distrutte, l'antica chiesa fu oltraggiata e tre contadini della zona - che erano stati costretti con la forza a guidare i fascisti in montagna - vennero trucidati.
Altri attacchi portarono nuove distruzioni e diversi partigiani caddero in combattimento. Tuttavia, Barbagelata tornò nell'area partigiana e divenne uno dei capisaldi della lotta di Liberazione.
Bibliografia e approfondimenti: