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Il 10 giugno 1940 l'Italia, una volta consolidata l'alleanza con la Germania nazista attraverso il Patto d'Acciaio e alla luce dei successi iniziali di Hitler, decise di rompere la non belligeranza e di entrare in guerra come alleata del Reich tedesco.
Attorno alle 17, il Ministro degli Esteri, Galeazzo Ciano, consegnò agli ambasciatori di Francia e Inghilterra la dichiarazione di guerra. Poco dopo Mussolini dal balcone di Palazzo Venezia ne diede l'annuncio: «Un'ora segnata dal destino batte nel cielo della nostra Patria, l'ora delle decisioni irrevocabili. La dichiarazione di guerra è già stata consegnata agli Ambasciatori di Gran Bretagna e di Francia. [...] La parola d'ordine è una sola, categorica e impegnativa per tutti: essa già trasvola ed accende i cuori dalle Alpi all'Oceano Indiano: vincere! E vinceremo!».
Nel 1941 venne dichiarata guerra anche all'Unione Sovietica e, l'anno dopo, in accordo con l'Impero giapponese, agli Stati Uniti d'America.
Bibliografia e approfondimenti: